L’oracolo di Trilullo

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Questa ricetta è la riproduzione fedele del piatto con cui Clodia Pulcra indusse in tentazione il cognato Lucio Licinio Lucullo, dalla cui unione clandestina nacque Trilullo (71 a.c.).

Trilullo era stato sempre affascinato dalla storia della relazione tra il padre, Lucullo, e la madre, Clodia, meglio conosciuta come la Lesbia di Catullo. Nonostante il loro legame fosse stato breve e travagliato, Clodia aveva raccontato a Trilullo molte storie e aneddoti sulla loro relazione, tra cui anche la famosa ricetta che aveva preparato per tentare e poi sedurre Lucullo.

Si trattava di un piatto dalla composizione straordinaria: un letto realizzato con una pasta di nocciole tostate e fichi bianchi del Cilento, su cui veniva poggiata una mela annurca cotta, il cui cuore custodiva il caramello salato con la colatura di alici. Clodia aveva raccontato a Trilullo che questo piatto era stato il loro segreto dietro molte delle notti passate insieme, e che Lucullo ne era sempre stato follemente innamorato.

Spinto dalla curiosità e dalla passione per la cucina, Trilullo decise di provare a cucinare questa famosa ricetta. Dopo aver studiato a lungo gli ingredienti e le dosi, Trilullo riuscì finalmente a preparare il piatto perfetto, esattamente come lo aveva descritto la madre.

Il risultato fu straordinario: le note tostate e dolci della pasta di nocciole e fichi, unite a dolcezza e acidità della mela annurca e all’umami della colatura di alici, crearono un mix di sapori unico e indimenticabile. Trilullo fu entusiasta del risultato e decise di preparare il piatto per gli ospiti delle sue cene luculliane, realizzate in onore del padre, rivisitando e perfezionando la ricetta ogni volta.

Così, il piatto di Clodia diventò una delle specialità culinarie più amate da Trilullo e dai suoi ospiti, diventando anche un omaggio alla storia dei suoi genitori e alla loro passione per la gastronomia.

INGREDIENTI

7 Melannurca Campana I.G.P.

Caramello salato

200g Zucchero

120g Panna fresca

80g Burro affumicato

2 cucchiaini di Colatura di Alici D.O.P.

Pasta di nocciole e fichi

100g Nocciole di Giffoni I.G.P.

100g Fico bianco del Cilento D.O.P.

25g Zucchero

q.b. Olio extravergine di oliva Colline Salernitane D.O.P.

PROCEDIMENTO
Caramello salato

Mettere lo zucchero in una pentola dal fondo spesso e far sciogliere a fuoco dolce fino a quando sarà completamente liquido. A fuoco spento, inserire il burro. Quando sarà completamente sciolto, aggiungere la panna calda. Quando il composto risulterà omogeneo, aggiungere la colatura d’alici e mescolare il tutto. Man mano che si raffredda, il caramello diventerà più denso.

Pasta di nocciole e fichi

Tostare le nocciole per 10 minuti nel forno statico a 180 °C. Quando le nocciole si saranno raffreddate, triturarle con il frullatore fino a creare una pasta, aggiungendo olio extravergine d’oliva per renderla liscia e densa. A questo punto inseriamo nel frullatore anche i fichi, che abbiamo tagliato grossolanamente. Frullare il tutto fino ad avere una massa omogenea.

Cottura delle mele

Lavare le mele e togliere i semi con un levatorsolo. Inserire le mele in una teglia alta e aggiungere un pò d’acqua sul fondo. Cuocere  in forno statico a 180 °C per 35 minuti. 

Preparazione del piatto

Il piatto può essere servito in due modi.

Con la mela intera si crea un’atmosfera intrigante, in attesa di scoprire il segreto che nasconde al suo interno. Infatti, il caramello salato riempie lo spazio vuoto lasciato prima della cottura, chiuso in sommità da una nocciola tostata.

L’altra strada è quella di mettere in evidenza la polpa della melannurca e ricoprire la stessa con del caramello e una sabbia di nocciole tostate.

In entrambi i casi va realizzata una base con la pasta di nocciole e fichi, su cui poggiare la mela intera o la polpa della stessa.

Buon appetito!

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