Birra senza glutine: i vincitori del mondiale WGFBA!

birra-senza-glutine-wgfba-2019

Il 22 dicembre 2019, nell’ambito della manifestazione Napoli Beerfest, si è tenuta la premiazione del World Gluten Free Beer Award, campionato mondiale della birra senza glutine organizzato da Nonsologlutine, giunto alla sesta edizione.

WGFBA 2019

Nella cornice di Castel dell’Ovo a Napoli sono stati assegnati i premi alle birre iscritte al concorso, giudicate da una giuria qualificata come le migliori per le rispettive categorie. Queste ultime sono state la vera novità di questa edizione, che ha visto per la prima volta ben cinque diverse categorie in cui è stato possibile iscrivere le birre. Un risultato inimmaginabile fino a quale anno fa, quando le birre senza glutine neppure erano catalogate per stile, ma rappresentavano un vero e proprio surrogato di birra.

birra senza glutine
La birra senza glutine nel 2019

Oggi le cose sono cambiate e la ricerca negli ultimi anni ha permesso di lavorare sull’abbattimento del contenuto di glutine nelle birre, partendo da produzioni tradizionali. Questa evoluzione del settore è stata colta con grande entusiasmo soprattutto dal mondo della birra artigianale, che ha dato grande spessore alle produzioni, confortati dai dati che arrivano dal mercato dei prodotti senza glutine.

I vincitori del WGFBA 2019

Le birre iscritte al concorso sono state 54, suddivise nelle cinque categorie previste per il WGFBA 2019. Questi i vincitori per le singole categorie:

Categoria A: bassa e alta fermentazione – bassa gradazione alcolica (<5,5% vol.)
  1. Birrificio Apuano – Glu Glu – 5,0% vol.
  2. Birrificio Manerba – The Ruins – 5,2% vol.
  3. Birrificio Karma – Marylin – 5,0% vol. | Birrificio del Forte – Meridiano 0 – 5,0% vol.
Categoria B: bassa e alta fermentazione – alta gradazione alcolica (≥5,6% vol.)
  1. Brasserie de Brunehaut – Triple Bio – 8,0% vol.
  2. Birrificio Caulier – Tripel – 9,0% vol.
  3. Brasserie de Brunehaut – Blonde Bio – 6,5% vol.
Categoria C: bassa e alta fermentazione – luppolate (Ipa, Apa, Aipa, Neipa, etc…)
  1. Crak Brewery – New Zealand – 7,0% vol.
  2. Birrificio War – Amen – 5,5% vol.
  3. Birrificio Apuano – Testa di luppolo – 5,7% vol.
Categoria D: bassa e alta fermentazione – birre scure (stout, porter, dark lager, etc…)
  1. Birrificio del Forte – 2 Cilindri – 5,0% vol.
  2. Birrificio La Casa di Cura – Flebo – 4,3% vol.
  3. Anonima Brasseria Aquilana – Frank – 5,4% vol.
Categoria E: bassa e alta fermentazione – birre speziate e speciali
  1. Birrificio Baladin – Nazionale Gluten Free – 6,5% vol.
  2. Brasserie de Brunehaut – Saison Bio – 4,5% vol.
  3. Birrificio Stirone – La Gaia Summer Brau – 5,5% vol.

Share:

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In evidenza
o-pere-e-o-musso

‘O pere e ‘o musso, la guida completa

In un’area estesa della Campania, che va dal napoletano all’Agro Nocerino Sarnese, c’è un piatto fortemente legato alla tradizione popolare: ‘o pere e ‘o musso!

Read More »
pizza-senza-glutine-masanielli

Pizza senza glutine: opportunismo o sensibilità? Il caso di Francesco Martucci

La pizza senza glutine è sempre più presente nei locali italiani. Questo è un dato di fatto che non può essere contraddetto, per diversi motivi.

Read More »
Carlo-Petrini-Slow-Food

Carlo Petrini spariglia al congresso di Slow Food Italia

Sparigliare è il verbo preferito di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. Il suo coinvolgente intervento al Congresso Nazionale di Slow Food Italia ha rimescolato,

Read More »
record-pizza-fritta-1

Record della pizza fritta: cronaca e intervista esclusiva al giudice del Guinness World Records

Mercoledì 23 maggio, negli spazi esterni della Mostra d’Oltremare a Napoli, si è stabilito un nuovo primato: il record della pizza fritta più grande del

Read More »